Siamo belve solitarie
se abbiamo gettato le vesti
e cerchiamo l’urlo
soffocato nel profondo.
Belve solitarie nella folla
che sorda e cieca
ci guarda e ci ascolta
credendo di capire.
Belve solitarie a forza
che nel cammino introflesso
trovano stanze oscure
che a volte ci spaventano.
Così, le belve solitarie
s’incontrano a volte
credendo di capirsi
e, a tratti, il miracolo accade.
Siamo belve solitarie
che per vivere l’istinto
fuggono via, lontano,
per non farsi, per non far male.