Quasi lo sentivo dentro
lo spogliarsi dell’autunno
e, come le foglie ingiallite,
raggrinziva ogni gioia
e la pioggia a dissolverle.
Poi, d’improvviso le ali
dipinte di lucido scuro
sulla tua pelle di seta
sembravano sbattere
come a volermi chiamare.
Nasce così l’attenzione
di un dolce pensiero
ad incrociare i sorrisi
come volli che fosse
in un’attesa paziente.
E’ ancora l’estate allora
di quel mio desiderio
che nacque tra l’ombre
dei tuoi alterni umori
e non si volle piegare.
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