Affondo gli occhi
in un mare notturno
rivoli di acqua nera
che alterni si agitano
sul corpo tuo inquieto.
Come l’acqua alla riva,
che pur nella calma
non sembra mai ferma,
risuona fresco il sorriso
delle labbra mute.
Son marinaio della notte
che alla luce di lampara
muove il pensiero
a cercare il tuo
per rubarlo dall’acqua.
Resta il silenzio
di rado interrotto
dalle brevi parole
e dai limpidi sorrisi
che ci sciolgono e legano.