E’ rimasta così
sospesa nell’aria,
con le dita tese, tremanti
quella mia mano
che cercava l’abbraccio.
E’ rimasta così
quella mia mano
come le altre volte
della tanta distanza
e del tempo rubato.
Il treno delle corse
ha perso la coincidenza
e non sappiamo
quando e se sarà
una prossima fermata.
Ancora saranno
le nostre dita tese
a graffiare l’aria della notte,
ancora saranno
le bocche a cercarsi.
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