Restar solo

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Lo scorrer dell’acqua il suo rumore
danno il senso del tempo che passa,
mi sembra non muoversi cosa
ma tutto vuol cambiare e cambia.

Nulla che è stato potrà essere ancora
e, più che altrove, lo sento di dentro,
in questo, l’inquieta ricerca d’amore,
fa colme di solo le ore del giorno.

Un nuovo sentire, ed ignoto, m’attende
non so, fra diverse, quale strada inseguire,
che d’amore mi par di non esser capace,
pur avendone ossesso e continuo pensiero.

Resto così, in questo mesto soffrire,
attendo che la mia nebbia si sciolga,
che il giusto peso del viver comprenda,
che mi liberi, infine, di quel troppo di me.

20 gennaio 2011

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