Ora sono liscio come un sasso
mi puoi portare nelle mani
senza che possa farti male
puoi guardare le vene diverse
dei miei composti minerali.
Non era così il primo giorno
c’erano ombre di punte taglienti
quando mi raccogliesti per caso
nel bosco delle fantasie nascoste
per quello strano inusuale colore.
Mi hai sfregato sui tuoi dolori
e bagnato con le tue lacrime
mi hai lasciato nella risacca
delle mie tempeste solitarie
e poi mi hai carezzato di fuoco.
Ora sono liscio come un sasso
il sole mi scalda e si riflette su te
mentre mi guardi nel tramonto
sono lì, a scaldar le tue mani
se il ghiaccio improvviso t’assale.
10 ottobre 2015