Fatti mio porto

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Fatti mio porto
per quel tempo
che mi levi l’affanno
del navigar tempeste.
Fatti mio porto
d’un’isola piccola
dispersa nel remoto
brulicante di colori.
Fatti mio porto
di tempo sospeso
come fosse una diga
a tener l’altro lontano.
Fatti mio porto
e levami il sale
dalla pelle bruciata
in un liquido abbraccio.
Fatti mio porto
che possa fare cambusa
d’amore e desiderio
e bere da te il ristoro.
Fatti mio porto
e ammaliami ancora
che possa così
non voler più fuggire.

 

1 febbraio 2018

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