E’ il mio un giardino ombroso,
di raro e fugace sole,
incline al verde,
preziosi i fiori
e rari anch’essi.
Un giardino che accoglie,
protegge, con alte fronde,
chi vi siede in cerca di pace,
custode di chi ha sete
del pensiero di se.
Un giardino di memoria,
immerso nel verde del tufo,
gli alberi, generosi di frutta,
a ricordar, se persa,
la sua radice contadina.
Un giardino aperto,
al mare vicino, di fronte,
le barche nel porto,
l’altrui vita che appare
e non invade.
Nel mio giardino
scorre l’acqua,
non posso fare a meno
di quel suono, a ricordare
il correr, continuo, del tempo.