Torno a parlare di umane miserie.
Oggi il nostro ministro dell’inferno me ne da l’occasione per l’ennesima sua uscita incolta, con il solito scopo di fare propaganda.
Confondere la definizione di famiglia tradizionale con quella di famiglia naturale è davvero cosa raccapricciante eppure oggi si usano, per i più, questi termini come se non ci fosse differenza. Sappiamo cosa è la famiglia tradizionale, ci hanno imbottito la testa per tutta la vita, è un fatto culturale che cambia tra popoli e popoli tra religioni e religioni ma la famiglia naturale che cosa è?
Io forse non lo so o meglio non ne ho certezza, mi provo a guardare i nostri cugini naturali, le scimmie Bonobo, loro vivono in clan, non sono monogame e vivono la sessualità senza un esclusivo scopo riproduttivo, perché fa bene alla salute e abbatte le tensioni sociali, insomma porta benessere fisico e mentale. La cura della prole è fatto sociale che coinvolge tutti gli elementi del clan. Certo esiste una madre naturale questo è inequivocabile ma un mare di zie e zii provvede a curare i cuccioli con pari amorevolezza.
Nel clan nessuno resta mai abbandonato e nessuna testa matta può sfogare i suoi problemi su altri, tutto viene filtrato da una più ampia comunità e l’istinto materno può essere soddisfatto anche per chi per un motivo o un altro figli non ne ha potuti avere.
Detto questo non voglio dire che domattina debba saltare in aria tutto, migliaia di anni di storia culturale non si cancellano, ma solo invitarvi a riflettere su come considerare gli infiniti problemi, figli del concetto di famiglia tradizionale, all’interno della quale i più atroci delitti spesso si commettono.
Detto questo, seppure il matrimonio lo consideri un errore contro natura che costringe ad un legame che non sempre si rispetta a tempo indeterminato, esso va considerato come un contratto di mutualità che deve includere le possibilità di ogni amore ed unione possibile, almeno fintantoché non si cambi col tempo l’intero assetto della socialità umana con un maggior rispetto della sua natura.
Ill mondo cambia più rapidamente di quanto gli individui e i concetti chiusi riescano ad adattarvisi.
