E’ come un abisso
la distanza del diverso sentire,
si confonde il dolore
nell’animo altrui
come fosse la vista
che, rivolta al sole, s’abbaglia
e tutto vede invece
rigirando lo sguardo.
Così sembra ancora
mutevole lo stesso mare
che, scosso dall’onde,
spaventa da sotto
e più mite si mostra
se sopravento si guarda.
Altro non v’è che il luogo
e lo stato d’emozione
a definire i segni
che s’affollano intorno.
Subscribe
0 Commenti