La clessidra

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 Come sabbia di clessidra
quasi uno ad uno
scendono ogni giorno
i miei segreti
nell’ampolla che noi
ora vediamo nel chiaro.
Erano ammassati, nascosti
in quel vetro scuro
del dubbio e del pudore,
stretto il passaggio
e doloroso alle volte
ma altro non v’era.
Così scorre il tempo
del camminare insieme
se non sale la furia
del voler esser padroni,
se vale il piacere stupito
delle nuove scoperte.
Si, è un’immensa clessidra
questo nostro capirci,
l’ampolla scura dell’ignoto
la stretta del presente
il vetro chiaro di sotto
dentro c’è quel che c’è.

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