Verso il mare

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Cos’è quel senso
che mi volge il pensiero
verso un mare aperto
e senza porti?
Nulla vale il resto,
la paura di tempeste
il possibile naufragio
restano ombre lontane.
Come fosse viva
una voluttà di dolore
che di piacere si veste,
estirpando le radici.
Sono ombre sfumate
le case, le anime passanti
sulla banchina grigia
la luce è ora altrove.
Ecco è tolto l’ormeggio,
il sole riflette sul mare
mille specchi cangianti
è un abbaglio la rotta.
Sembro solo nel viaggio
ed invece mi carezza
la smania di sempre
d’una nuova ricerca.

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