Stasera la tua testa
non riesce a star ferma
è come un’onda
che sale dalla pancia
e tutta da dentro ti muove.
Il tuo sangue si sparge diverso
fammi sentire
se le mani son fredde
se tremano e fremono.
Ecco il respiro che, alterno
segue l’onda tua
solo scorrendo sulla pelle
la carezza del mio desiderio
puoi trovare una requie.
Corrono le mani ancora
cercano inquiete la fonte
di quell’onda che ti prende
cercano il ritmo, la frequenza
inizia la musica del corpo.
Quando la bocca
si riempie del sapore
è come un vapore
che tutta ti perfonde
è la musica d’uno strumento antico
che può dare ogni suono
che per magia trasmette
oltre lo spazio
la stessa vibrazione.
Prendimi ora
nella risonanza
d’un metronomo incalzante
che dimentica la regola
in ritmi che ondeggiano
sui profili della pelle
dei corpi nostri uniti
come mai fosse stata
la nostra lontananza.
Sale il ritmo ancora
sempre di più
nel pulsar dei nostri corpi
e mille sembrano
le mani a correre
che in ogni anfratto
vorrebbero fermarsi
a cercare le corde
di quelle note
per non fermarsi mai.
2 marzo 2017