Ancora una volta vengo
per scriverti addosso
quasi fosser le parole
e le dita sui tasti
a correre ansiose
sulla candida pelle.
Mentre ora ti guardo,
corrono gli occhi
e i pensieri e le dita,
faccio fatica a volte
a trovar le congiunzioni
e i punti e le virgole.
Scorgo talvolta
nei tuoi occhi sfuggenti
l’ansia dell’attesa
di quelle carezze
congiunte nei versi
e così mi emoziono.
Ancora una volta vengo
per scriverti addosso
nella dolce illusione
che la carezza del pensiero
affondi profonda
nel tuo esser te.
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