Pinocchio

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Come fossi anch’io
un Pinocchio
di rigido legno
con gli arti sospesi
su invisibili fili
che mi danno la via.
Ho i miei grilli parlanti
che ascolto e non seguo
ed i tanti Lucignolo
ammiccanti
con cui corro la strada
talvolta, no! spesso.
Sono tanti
i Mangiafuoco
che incontro per le strade
resta l’orribile aspetto
scomparso per troppi
quel lato bonario.
E i Gatti e le Volpi
in ogni angolo di vita
chiacchiere mendaci
cupidigia e arruffoneria
che poi mi dispiace
che a loro sia data
l’effige d’un male
che sempre disprezzo.
Mi ammalo d’amore
ogni giorno
per le Fate Turchine
che come per beffa
sono il male e la cura.
Ho perso da tanto
il mio buon Geppetto
che non potrò più trovare
con la luce sua accesa
in un ventre di balena.
E desidero sempre
farmi di carne viva
come uomo vero
che mi sembra illusione
una vita sospesa
tra fili e comandi
che non sanno di me.

Dimenticavo: dico anche io le bugie…

 

7 agosto 2017

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