Sono mani tese verso un vuoto
che d’improvviso si riempie
e le dita larghe sembrano incrociarsi
smembrando le barriere dello spazio.
Anche gli occhi si cercano
come a voler fare un ponte
sullo spazio ed il tempo
dissolvendo l’illusione.
Accade, se il tempo, lo spazio
s’inchinano al volere
e un flusso diverso scorre
che di passione si tinge.
Poi, se il resto scompare,
null’altro può aversi
che quelle mani tese
e gli occhi che s’abbracciano.
E’ la rara magia
d’un amarsi distante
che nel breve d’un incontro
di tutto vuol saziarsi.
13 ottobre 2015