Voglio parlare del sorriso
e non delle tue lacrime,
che quando mi appare
è da fermare il tempo.
Chissà perché sono tanti
i sorrisi e così diversi
come fossero le note
d’una musica nascosta.
Non soltanto di labbra
e di occhi tu sorridi,
di naso e di guance,
perfino d’orecchie sorridi.
Io mi perdo nell’attesa
d’una maschera che cade
e del volto che m’invade
nell’istante d’una gioia.