Nella torre del pensiero,
vive il mio drago,
immenso,
come l’immaginazione del sogno,
impossibile,
come una notte senza giorno,
attende, avvolto in se,
il tempo del suo volo.
I suoi occhi di smeraldo
sono lame,
che squarciano le croste
e rubano l’essenza delle cose.
Mille squame iridescenti
gli fanno da corazza,
così che il suo colore,
ad altro non rivela.
Nel grigio del ripetersi dei giorni,
io quasi non lo sento respirare,
poi, senza che capisca la ragione
si scuote, si solleva e stende l’ali,
Non valgon le catene per tenerlo.
La fiamma del respiro
lui ora sparge attorno,
è questo il tempo del suo volo.
Vola alto mio drago,
sputa al cielo il tuo fuoco,
disegna con la coda
il tuo pensiero antico.
Resta un po’ solo,
lontano da chi teme la fiamma.
Ma quando poi riponi le tue ali,
ritorna ad accucciarti dentro me.
