Non senza disgusto
rivolgo lo sguardo
al mondo delle regole scritte.
Annegano
le greggi transumanti
in un mare remoto,
mentre cadono le teste
e i muri di memoria
sono esplosi nell’insulto.
Il cerchio della storia
continua a girare
sulla carne innocente,
ciclici orrori
figli dei sensi repressi
della loro diversione nel potere.
Rimango così,
come parte della colpa,
perché non basta
un cammino diverso
e incompreso,
se non s’alza la vita
sui pilastri dell’amarsi.