Augurio 2018
Tutti si aspettano da me le parole, perché il poeta ha il dovere di dare la voce a chi crede di esser muto, per fortuna o per sventura oggi i social hanno dato voce anche a chi farebbe meglio a tacere ed il povero poeta si trova nell’imbarazzante compito di non esser banale.
Impresa titanica a capodanno quando tutto il dicibile è stato detto, raschiando il fondo del più profondo dei barili, ad ogni modo bisogna che ci provi.
Un elenco potrebbe essere una soluzione.
Auguro:
di capire l’amore a chi non lo sa;
di trovarlo a chi non ne ha
di trovare un amico a chi lo sta cercando;
di trovare il proprio talento a chi non sa di averne;
di rompere le sbarre a chi ne è rinchiuso;
di avere coraggio a chi resta nell’ombra;
di vivere il sogno a chi non sa sognare;
di smetter di sognare a chi di sogni vive;
d’imparare ad accontentarsi a chi è incontentabile;
di trovare anche una sola speranza a chi oggi è disperato;
di dire meno bugie ai bugiardi;
d’imparare a dirle a chi non lo sa fare;
di avere dubbi a chi è pieno di certezze;
di trovare una certezza a chi è pieno di dubbi;
di avere meno ricchezza a chi ne ha troppa;
di avere il giusto a chi nulla ha mai avuto;
di rendere visibili gl’invisibili;
di sparire alla vista agli inguardabili;
e poi:
che l’America si liberi di Trump;
che l’Italia non cada nelle mani di Salvini, Berlusconi e la Meloni;
che i grillini capiscano che chi vuol governare da solo è un pericoloso dittatore;
che chi ha colpe ne senta furiosamente il peso;
che i poeti non restino relegati nel recinto dell’illusione;
che tutti imparassimo un po’ più ad ascoltare;
che la terra abbia la pazienza di aspettare il nostro tardivo comprendere;
che tutti voi abbiate la pazienza di leggermi ancora…
ah…dimenticavo…che sia lo scudetto al Napoli quest’anno…
31 dicembre 2017