Ormeggio al tuo molo
e dimentico il mare
come se altro non fosse
che il luccichio
del sole sui crespi
d’un vento ora amico.
Mi distendo nel silenzio
del tuo sorriso
come ad immergermi
in un mare di oblio.
Mi tocchi leggera
come a cercare
le sofferenze trascorse
a raccoglierle tutte
e soffiarle via
come mai fossero state.
Svegli l’altro me
ed insieme danziamo
a vesti scivolate
su tamburi di cuore
in un bolero senza fine.
S’alternano i sorrisi
nelle pause di quell’intenso
che ci esplode ancora
facendosi beffa
di ogni stanchezza.
Non vuole tramontare
questo mio sole di carne
ignaro del tempo
e del suo fuoco
e ti trascino ancora
in un volo senza tregua.
3 febbraio 2018