Se nel mezzo di una sera
che pigra si spalma su me,
come a cercar di calmare
lo zampettar di fantasie,
voglio cercare un sorriso
penso al bello delle favole.
Tante, lette ed ascoltate
nel tempo del giovane sonno,
tante, immaginate e volate
nei tempi delle notti brevi
e tante da voler scrivere ora.
Si, le favole che infinite
hanno tagliato il tempo
fino ad essere quasi verità.
Si, è proprio nelle favole
che spesso si nasconde
un vero di color diverso,
nascosto tra piume cangianti,
tra draghi fiammeggianti
e principesse di cristallo.
Perché forse nei mondi
irrisi ed irridenti dell’improbabile
si eleva più alto il volo
di parole che possono dire.
27 settembre 2015