E’ un contagio la passione
come corda di violino
che sfiorata dall’archetto
tutte al fremito conduce
risuonando con il legno
come nel veder le lacrime
che se rigano il tuo volto
poi si uniscono alle mie.
E’ una febbre che mi sale
di silenzi e di parole
e che monta nelle ore
dando brividi e sudore.
Quale dolce sofferenza
con il sonno che non viene
sembra nascere un delirio
come il volo più sfrenato
tra i colori ed i contrasti
quasi uccelli d’emozione.
E’ un contagio che mi cura
dall’ignavia del sentire
e risveglia la memoria
d’esser qui per aver vita.
28 agosto 2015