C’è un mistero
nel tempo assente
delle le vite distanti
quel mescolarsi trascorso
continua dal dentro
nei passati vissuti.
Che forse ogni incontro
che taglia le carni
non ferma le ore
percorre le vene
si nutre d’essenze
da sempre nascoste.
Diviene l’amarsi
sulle strade ignote
del nuovo sentire
poi sale alla testa
rimesta il pensiero
che fermo non sta.
C’è un mistero
nel tempo assente
delle vite distanti
il prima scompare
l’ora é nei sensi
il domani chissà.
26 luglio 2015