Mi trovo ora spesso
a guardare indietro
e vedo, a diverse distanze
mani sollevate
le mille cose
lasciate nelle scelte
mi chiamano
e le avrei amate, se avute.
Allora
vorrei tornare al primo mio bivio
al giorno di quella prima scelta
che feci da solo
vedere oggi, chi sarei e dove
per un’altra strada
sapendo che il lasciato
amato era pure.
Ogni scelta del giorno
fra bianco e nero non è
tra cose amate
muoviamo il cammino
e più leggera c’appare la scelta
nel giovane andare
illusi di trovare il lasciato
ad un nuovo incrocio.
Eppure vivo ora il pensiero
inquieto e sereno insieme
che qual fosse la scelta
che cuore, testa o carne
m’avessero spinto a fare
nel primo, negli altri bivi della vita
ora sarei qui, indietro rivolto
a guardare altre mani.
21 febbraio 2012