Due parole ai “salviniani” di Grazia Scanavini

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A me quando i salviniani dicono che non sono razzisti ma che appoggiano la “politica” di Salvini per non vedere gli immigrati sfruttati, mi fanno quasi tenerezza.
Per non vedere la gente sfruttata, tutta, ovunque sia nata, servono leggi e serve un governo che le faccia rispettare! Non che si accanisca sul diverso.
Diverso da chi poi?
Dalla maggioranza, da quelli che “la famiglia, la famiglia” poi sono tutti tristi e incazzati, fanno corna a destra e manca e non hanno il coraggio di ammetterlo. Fossero almeno felici, cazzo!
Non siete sempre stati voi la maggioranza? Sì, voi, la media preponderante.
Vi sembra che sia andata bene con le vostre regole? Vi sembra che ci troviamo a un buon punto?
Fatevelo sto film: pensateci che ci stanno facendo schierare l’uno contro l’altro. E non solo su Facebook eh, pure fuori perché se io “litigo” con qualcuno qui, non è che poi fuori faccio finta di niente.
Siete vomitevoli quando dite: “Non scappano dalla guerra, quindi a casa”.
Voi che definite l’Italia “un Paese alla fame”. Noi la fame non sappiamo cosa sia. Lo sapevano i nostri nonni. E i bisnonni. Che hanno combattuto per smontare un casino madornale creato da uno che tutti avevano sottovalutato. Non avevano capito che era pazzo.
Oggi un uomo in giacca e cravatta ha fatto chiudere bambini in gabbia. C’andasse lui a chiuderli, cazzo!
Quando dite “Sì ma i nostri figli all’estero ci vanno con i documenti e io gli pago l’affitto!” TESTINE! Se potessero farlo, secondo voi, non lo farebbero pure loro?
State lì, a condividere le vostre cattiverie e i parenti della Boldrini, ma non perdere un minuto per sapere le cose.
Cioè, siete ancora ossessionati dalla Boldrini.

Un Governo con un Presidente del Consiglio galantuomo ma evidentemente una figurina di facciata. Un portavoce, diciamo. O, meglio, un ufficio stampa.
Di chi? Di Maio no, quello c’è e non c’è, è soddisfatto di minacciare pubblicamente “Attenzione, arrivano i controlli” con una faccia che non ci crede nemmeno lui.
Resta solo Salvini… che mi dànno l’anima per averlo sottovalutato ma mai avrei potuto pensare che la gente avrebbe davvero dato il potere in mano a quello che consideravo un oratore di bassa lega, ovviamente populista (ma questo ormai sembra esser diventato un pregio, stando alle parole di Conte. Strano!).
Lo so, non ho capito niente, e va bene così.
Può essere.
Ma non mi porterete MAI a non avere disgusto davanti a bambini trattati in quel modo, da quello del ciuffo.
penso al dolore dell’impotenza dei genitori.
Stesso disgusto per chi si vanta di aver respinto persone come fossero cose, nemmeno animali.
Stesso disgusto che provo nel vedere i bambini del Congo, che lavorano sedici ore al giorno a scavare materiali, per i nostri telefoni, a piedi e mani nude. Maltrattati. Per mezzo dollaro. Un dollaro a volte.
E noi cambiamo il telefono ogni due anni, se va bene.
Quando dite che non scappano dalla guerra, mi viene solo una domanda: voi ce li vorreste vedere i vostri figli lì?
Ovvio, tutti a dire no.
E invece io credo che a tanti non freghi un cazzo dei figli degli altri. Perché forse se ne frega un po’ anche dei propri.
Non in senso economico, ma sicuramente affettivo sì.
Perché altrimenti non saremmo nelle condizioni in cui siamo, con undicimila ricoveri di adolescenti in psichiatria all’anno.
Non abbiamo più strutture per accoglierli, curarli, provarci.
Attenzione, non sto dicendo che sia colpa di chi li educa, ma anche degli altri che mal educano i propri figli. Siamo passati dall’educare i figli con principi sociali, all’educarli perché ce la facciano.
E sperando di non essere di colore, o omosessuale, o chissà chi non aggradi il Governo… perché non vedo un orizzonte roseo, per nessun diverso.
La razza diversa: composta da tante piccole sotto-razze.
Giuro, a me verrebbe la voglia di proporre la divisione in due dell’Italia.
A metà, due stati.
E vaffanculo!
Mi dispiacerò molto per i bambini che andranno dalla parte nera ma almeno abbiamo arginato il fenomeno. Ne abbiamo salvati la metà.
E se uso il termine “salvati” è perché io avverto pericolo.

Non cerco confronti, non mi interessa se la pensate diversamente. Mi state facendo passare la voglia di democrazia.
Quindi non mi interessa sentirvi.
Vi obbligherei tutti a istruirvi, educarvi, capire che vi state facendo manovrare per istigare conflitto.
Il video di Saolini, la bufala sulla Aquarius, continua a non essere rimosso: oltre 150.000 condivisioni e 4.400.000 visualizzazioni. Segnalazioni alla postale, articoli sulle principali testate giornalistiche online, il video è ancora lì.
Io non lo so se davvero si può pensare di dire “lasciamoli lavorare”.

Comunque, dopo questo viaggio che mi son fatta, non scriverò più di politica.
Perché c’è un momento in cui bisogna fermarsi.

Grazia Scanavini

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