Sul mio terrazzo c’è un triciclo, c’è stato anche sui miei passati terrazzi ormai sono 25 anni, esposto per tutto questo tempo alle intemperie. Questo triciclo costò tanto, forse più di ogni altro triciclo si potesse comprare all’epoca ma lui è lì ed ancora oggi è in grado di sostenere il mio peso e camminare.
Guardandolo mi viene da pensare all’impatto ambientale della nostra economia e la follia dei principi che la sostengono, dei meccanismi di distribuzione e degli imballaggi poi che hanno invaso il mondo di scatole e plastiche dal costo talvolta superiore alla merce che contenevano.
La bassa qualità è una truffaldina illusione che i capitali delle produzioni hanno somministrato al popolo drogato dal desiderio del nuovo, corrotto nel meccanismo aberrante dell’usa e getta.
Nell’assenza o peggio nella connivenza di una politica miope il mondo morirà sommerso da inutili plastiche, da cianfrusaglie che smettono di funzionare nell’arco di un giorno, prodotti con tante macchine e poca occupazione, spesso assai malpagata.
Possiedo ancora, perfettamente funzionante, un frigorifero che era in casa di mia zia buonanima, 60 anni di onorevole servizio. Aggiustare cose che si possono o che valga la pena di aggiustare non è un’occupazione utile ed onorevole?
Invece oggi c’è chi pensa che il nostro stile di vita sia perfetto e meritevole di esportazione…ma fatemi il piacere…
8 luglio 2018