Ma perché maiale?
perché come noi, quasi nudo,
invaso di molli curve.
Perché principe degli appetiti,
che non saziano mai.
Perché sembra sorridere il muso,
felice del fango che gli resta
a sporcarne il colore,
che, in tutto, c’appare
come la carne nostra.
Perché ansima di gola,
senza aver tregua
ed urla, acuto, con suoni
che ben conosciamo.
Perché è del povero e del ricco,
lo cerca il colto e l’ignorante,
è generoso nel prendere e nel dare.
Perché quell’occhio piccolino
miope guarda al piacere dell’oggi,
che gode inconsapevole,
smisurato e beffardo.
Perché è il nostro maiale
c’accompagna ingombrante
e nessuno lo vorrà mai cacciare.
Subscribe
0 Commenti