Ancora una volta
hai rotto il filo spinato
sconfitte le fragili mura
della mia resistenza.
Non erano mortai
non ho visto proiettili
solo il soffio del sorriso
il fuoco delle labbra.
Sei passata su di me
ancora una volta
perché è il mio desiderio
l’arma che tu brandisci.
Poi fuggi nell’altrove
come un’anima corsara
ed io resto svuotato
dolcemente sconfitto.