Resto al margine della strada
non mi va di correre
come le mille auto inferocite
che mordono l’asfalto
il fetore dei motori, i clacson
sono urla di dolore
sui i miei sensi distanti.
Scarpe come pneumatici
uomini come macchine
altre corse non diverse
e altre urla e odori ancora uguali,
è la vita che pare senza vita
della furia che pare insensata.
Le vite minori, disperse
son schiacciate nell’ignoto
da quella corsa di follia.
Resto al margine della strada
non mi va di correre
non è questa la vita.
10 gennaio 2016