E’ fiamma improvvisa,
che ti porta a cenere,
quella passione malata
che strappa il fiore,
l’amore che non ama.
Io t’uccido nell’amarti,
per beffa di destino,
se non è sgorgar di sangue
è nebbia di malinconia
è ferro gelido di gabbia,
è morte d’anima succhiata.
E’ l’alito del drago
che cieco di brama,
s’accosta in un Voglio,
e, ormai preso da sé,
annienta l’amata
che, resa preda,
nel rogo d’un attimo,
fatta cenere, muore.
27 settembre 2013