Cadono le maschere,
lentamente
sotto la brezza sottile
di parole calde
sussurrate appena
tra il collo ed i capelli.
Scivolano le maschere,
sul sudore d’emozione
per il tremore vivo
dei sensi attratti
e ancora ignoti.
Giacciono le maschere,
cadute e scivolate
da quei volti ora nudi,
che si guardano e vedono
come fosse da sempre.
4 febbraio 2015