Non ho nei confronti degli immigrati sentimenti ed opinioni diversi rispetto a quelli che ho per i nostri indigeni e l’umanità tutta. Orrori e violenza, disperazione e degrado si tingono ovunque dello stesso colore. L’uomo è una brutta bestia e soltanto attraverso condizioni ambientali ottimali se ne può ridurre e controllare la naturale tendenza alla sopraffazione ed alla violenza che si sviluppa nel degrado delle periferie urbane e nell’assenza di ogni prospettiva.
L’esodo dall’Africa non sembra un evento storico semplice, la dimensione sua è epocale, con radici che scendono nel passato remoto. Se vogliamo dirla in breve, quello che fu il nostro benessere, parlo dell’occidente “civilizzato”, è stato anche, per molta misura, figlio della predazione continua e spregiudicata del continente nero, ricordiamo anche la fine che hanno fatto le popolazioni native del continente americano.
Le armi chi le produce? Le risorse africane chi le sfrutta?
Ora c’è forse da risarcire più che aiutare con atto benevolo.
Io non sono uno storico e nemmeno un analista politico ma mi pare chiaro abbastanza che senza l’occidente l’Africa sarebbe tutt’altro e, se qualcosa si capisce sulle cause del fenomeno epocale, mi sembra che proprio nessuno, tra quelli che possono, abbia in mente una soluzione equa e pacifica.
Forse una soluzione non c’è, perché in questa, come in altre questioni, i cambiamenti climatici per esempio, la nostra “civiltà” ha prodotto problemi di dimensioni superiori alla sua capacità di risolverli.
Intanto Trump gioca con Pyongyang e noi ci lamentiamo del caldo.
