Siamo diventati tutti peggiori

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Quando dico, e lo penso, che siamo diventati tutti peggiori mi si stringe il cuore, odio genera odio, violenza genera violenza. 

Mi sembra di vedere un piacere soddisfatto nei troll della rete, nei megafoni della propaganda quando freneticamente dispensano insulti biliosi, prodotti e partoriti in serie contro il buonista del giorno. 

Chi mi conosce sa bene cosa penso dell’uomo della sua natura egoista ed aggressiva che solo attraverso la buona cultura, la conoscenza, la consapevolezza può essere confinata per un degno comportamento civile. 

L’assoluta mancanza di un’etica del remoto oggi mostra ogni giorno i suoi effetti devastanti, nessuno lo spiega, nessuno lo capisce. 

Uomini senza volto e senza nome, storie sconosciute, dolori e tragedie, pensieri e saperi diversi vengono raggruppati in un fascio categorico amorfo che può essere violentato e dileggiato senza alcuno scrupolo morale.

Tutto si può fare senza guardarsi occhi negli occhi, basta girare lo sguardo altrove o chiudere gli occhi ed il pensiero. 

Siamo diventati tutti peggiori perché l’odio è una peste contagiosa che anche io ho sentito sulla pelle, perché la rabbia non consente il guardare oltre la superficie delle cose, perché anche io, come tanti, sono tentato dal chiamarmi fuori e dal fuggire via. 

Siamo diventati tutti peggiori perché il pudore verso la nostra cattiveria sembra estinguersi ogni giorno di più ed anche il “buonista” non riesce più a controllare l’insulto. 

Siamo diventati tutti peggiori perché anche nei circhi, dove si uccidevano tra loro i gladiatori, talvolta il popolo non abbassava il pollice ed oggi invece tutti abbiamo il pollice verso contro un nemico.

Il sonno del pensiero ha generato mostri. 

Io non riesco più a scrivere poesie.

 

11 gennaio 2019

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