Tu brandisci la clava

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Roberto Ferri

Tu brandisci la clava al vento 

come quando il piede diventò mano 

per fare e costruire e invece

sembra che i secoli trascorsi 

siano in te svaniti nel nulla.

Tu urli all’ignoto 

perché hai voluto dimenticare 

ogni cammino trascorso 

ogni pensiero sbocciato 

e nell’urlo ti sei perso. 

Tu hai smesso di guardare 

oltre il poco del tuo braccio 

e vuoi prendere soltanto 

un pane che non sfama 

chino soltanto al tuo bisogno primario.

Tu stai distruggendo la bellezza 

perché cieco e sordo 

alle armonie millenarie 

chiuso nel tuo guscio 

solo, ti preoccupi di te.

 

25 settembre 2018

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