L’imbarazzante democrazia

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Francesco Lamagna
Francesco Lamagna

L’imbarazzante democrazia
19 gennaio 2018

Ho ormai superato da un po’ i sessant’anni, non ricordo quante volte sono andato a votare per le varie elezioni, ricordo comunque di non averne mai mancata una, referendum compresi.
Chi mi conosce sa bene quale sia il mio profilo “ideologico” che mai credo potrò rinnegare eppure quest’anno vivo un imbarazzo che mai ricordo di aver vissuto.
La decadenza in cui precipita il mio paese è imbarazzante davvero, questo lo si può toccare con mano osservando le caratteristiche storiche, culturali, propositive e di affidabilità delle “punte di diamante” dei diversi schieramenti che si presenteranno alla competizione elettorale.
Non meno imbarazzante è quanto traspare dai sondaggi che vedono ora in un sensibile vantaggio il centrodestra, l’idea che un cospicuo numero di meridionali possa votare una coalizione, in cui il partito di Salvini potrebbe avere un peso importante, mi mette in grande sconforto.
Vedere il Partito Democratico diventare sempre più qualcosa di più simile alla Democrazia Cristiana che al Partito Comunista di un tempo non meno m’imbarazza, con un Renzi che non posso più ascoltare da quando mi salutò con il “ciaone” all’epoca del referendum sulle trivellazioni (la più meschina auto-attribuzione di vittoria che io ricordi).
Di Maio (ed il suo piccolo esercito di rivoluzionari) che, dall’alto di un curriculum dallo spessore velino, vive nell’atteggiamento insopportabile dell’immacolata perfezione non inquinabile da alleanza alcuna (non ho mai amato i monocolori) oltre ad imbarazzarmi un po’ mi spaventa
Lascio in ultimo lo schieramento a me più vicino, ideologicamente parlando) ebbene m’imbarazza anche quello!
per quella molesta abitudine ai distinguo, già vista in passato con il possibile rischio conseguente di consegnare il paese ad una destra becera ed ignorante (cosa già successa in passato).
Mi darete del disfattista forse, tanto oggi tutti giudicano tutti e, in fondo, anche io ho proprio ora menato legnate, tuttavia questo mio imbarazzo, che mi ha allontanato irreversibilmente dall’ascolto della litania delle promesse senza copertura, per l’assenza totale d’un nuova progetto di paese, non credo mi lascerà a casa, mi turerò il naso ancora una volta ed andrò a votare nell’intento di scegliere il male minore.

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geppy
geppy
30 Gennaio 2018 04:50

si può solo essere tristemente d’accordo…