Ti vedo io
come il vento sul mare
ma non quello impetuoso
che alza onde da spavento
ti vedo invece
come i refoli improvvisi
sulla calma apparente
nei sottovento
delle isole basse.
Come colta
da brividi inattesi
la liscia superficie
dell’acqua s’increspa
in giri e ventagli
per direzioni diverse.
Carezze, sorrisi e burla
rimproveri e sospiri
desideri e silenzi
verità e pudori
fughe e poi
corse a ritroso
danzano confusi
in un disordine selvaggio
che sempre mi sorprende.
Mi sembra di tornare
al tempo lontano
delle mie giovani vele
quando sfidavo
quei giochi del vento
per donarmi ogni volta
un’allegra follia.
20 gennaio 2018