Urlo l’amore che posso

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Col cuore oppresso
da un inverno di odio
urlo l’amore che posso
perché io ancora non so
se uno solo ne esista.
Invoco la gentilezza estinta
come un fantasma benevolo
che possa carezzare le notti
di chi si crede nel giusto
e giudica e condanna
l’ignoto delle vite altrui.
Urlo l’amore che posso
agli amanti traditi
avvelenati dal rancore 
agl’invidiosi del talento
che non hanno trovato
perché non si sono amati.
Urlo l’amore che posso
ai ciechi di speranza
ai sordi di consiglio
agl’inermi di passione
agli smemorati di storia.
Urlo l’amore che posso
anche a chi non vuole
sentirne parlare ancora 
chiuso nel buio di mura
di porte e finestre chiuse.
Urlo perché il silenzio
è ormai estinto
e non mi ferma il dubbio
che sia vano questo urlare
che sian solo parole in riga
che sempre poi
ciò che conta sia
un denaro in tasca
ed un piatto da mangiare.

14 febbraio 2018

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