Ti benderò gli occhi
per vincere all’istante
la tirannia della vista
per rendere lo spazio
ad ogni altro tuo senso.
Ascolterai la mia voce
ed il sussurro scalderà
la tua nuca e i capelli
penetrando il ricordo
dell’intrigo dei versi.
Sentirai il mio sfiorarti
mentre un brivido caldo
solleverà la tua pelle
e con le mani cercherai
quel di me che ti sfugge.
Annuserai il mio respiro
l’odore della mia pelle
per ogni suo anfratto
nel mutevole esplodere
d’una dolce tempesta.
Assaggerai i miei sapori
come io berrò i tuoi
ed insieme ancora
quel loro mescolarsi
a far cosa una e nostra.
Così quando ogni corda
di quei nostri strumenti
potrà vibrare come una
libererò i nostri sguardi
e sarà il nostro concerto.
24 febbraio 2018