Guardo da cieco, sento,
m’appaiono ora le forme
del tuo viso che sorride
nascosto dai rivoli neri
dei capelli lunghi e mossi.
Cerco i dettagli che trovo
dal saperti dentro che ho,
disegno gli occhi scuri
a lanciar strali d’intorno
nell’ombra di folte ciglia.
Immagino un naso deciso
che troneggia sontuoso
tra gli zigomi e le guance,
conosco le labbra sorridenti
un disegno che dice anche muto.
E’ lungo l’ovale che vedo
di bronzo il colore della pelle
e mille i movimenti d’espressione
un brulicar di muscoli
a tradire ogni emozione.
Posso dirlo che è così
perché l’anima che è dentro
non può dare che bellezza,
per quel tanto che ti adoro
per quel po’ che so di te.
11 maggio 2016