Settembre si mostra
nel tempo d’un giorno.
L’aria, più fresca
non ha più spessore
la vista si allunga
avvicina il lontano.
Colori diversi
danno, più netti
i confini dei monti
delle isole sul mare.
Il mare si muove diverso
con crespi di vento bizzarro
più spesso riposa
come lago al mattino.
Questo, oggi io osservo
ne godo sereno.
Torna allora il ricordo
d’un altro settembre
per me, da ragazzo
il vero confine tra gli anni.
Gli ultimi giochi sfrenati
su spiagge allargate
ogni giorno più vuote
gli amici più cari vicino.
Il parlare, con ansia
del nuovo anno di studi
gli amori lasciati
e, chissà, ritrovati.
Pensieri in contrasto
la voglia di nuovo
e l’ansia del ritorno
una smania curiosa.
Sulla pelle e nel cuore
la leggera malinconia
insieme dolce e amara
dell’estate da poco finita.
3 settembre 2010