Si cercano
le anime inquiete,
le porte sempre aperte
ai venti del giorno,
ai sussurri della notte.
Bruciano le ginocchia
sbucciate nelle corse ardite,
su improbabili strade
ma vanno altrove,
ancora a cercare.
Si donano,
le anime inquiete,
senza prudenza
senza pazienza.
Curiose di se
rapite dai forse,
si trovano, a tratti.
Gli occhi colmi
dell’attimo infinito
s’accompagnano,
e fuggono di nuovo,
per poi cercare ancora.
19 agosto 2013