Mi domando
se si possa esser veri
quando natura volle
di mille inganni
ammantarsi.
Se quel vero
che mostrano i sensi
diverso ad ognuno,
tale forse non è.
Se al solo pensarci
la mente si confonde
e sgomenta rifugge
nella quieta ignoranza.
Mi domando,
non trovo risposte
e sorrido d’amaro
a chi in fede baratta
la...
Appuntamenti asincroni
da orologi senza sfere
ordina il caos del caso.
Vite deviate in un portale
elevate o affossate
nel regno di un secondo.
Come proiettili vaganti
sfrecciano i destini
verso improbabili incroci.
E’ la beffa dei tempi
e...
Randagi, sotto i portici,
sui portali delle chiese,
rannicchiati ai loro averi,
nulla che valga, bottiglie vuote.
Randagi liberi, liberati,
più spesso abbandonati,
a se stessi, certo,
ma da se stessi, anche.
Randagi, felici,
infelici, assenti,
storie sconosciute,
tutte uguali ma diverse.
Randagi soli,
coppie di mistero,
gruppi talvolta,
e ascolti parole.
Randagi umani,
con cani...
Come albero vissuto alla riva del mare,
che piega la chioma al furore del vento,
ed al bruciar di sale costringe la forma,
così l'animo, che di vero e di vivo si nutre,
rinuncia al consueto e più sicuro aspetto
e, per l'intrigo dei...
Carezzo
le mie cieche illusioni
dell’essere ancora.
Dilato
il tempo che mi resta
col nuovo e l’improvviso.
Mi perdo
in strade ignote
per il gusto di farlo.
Combatto
il mio sonno
per la veglia dei sogni.
Rimango
alla catena del pensare
incapace, da...
E' il mio un giardino ombroso,
di raro e fugace sole,
incline al verde,
preziosi i fiori
e rari anch’essi.
Un giardino che accoglie,
protegge, con alte fronde,
chi vi siede in cerca di pace,
custode di chi ha sete
del pensiero di se.
Un giardino di memoria,
immerso nel...
Sono gocce di lava
a bruciarmi il petto
le ore che t’attendo.
Son nastri neri
sulla bocca
a togliermi il respiro
e negarmi la parola
sapere dove sei
e libera lasciarti.
Collare e guinzaglio
il pensiero che mi lega
...
Una strana bilancia
la nostra,
coi piatti riempiti
da diverse misure
eppure,
come mercanti disonesti,
inganniamo l’equilibrio.
E’ forse che i pesi
son posti
nei tempi diversi,
come fosse la memoria
dei pesi passati
a compensare l’assenza
dei pesi presenti.
Sembra un sottile diaframma
come un velo trasparente
lo spazio che ci separa,
è la beffa dell’illusione virtuale.
Il nostro lento avvicinarci
tra sorrisi e schermaglie,
attese, improvvise sorprese,
è giunto al timore del mistero.
E’ ora muro, quel velo trasparente,
ed ho il sangue alle mani
per il...
Quando il troppo vento
smetterà di correre
tra le mie finestre aperte,
sarà forse perché non c’è più,
sarà che il sole
improvviso dilegui
oppure che il mare
di botto s’asciughi.
Che siano anche mille
le porte dischiuse
che...