giovedì 18 Aprile 2024
Mi domando se si possa esser veri quando natura volle di mille inganni ammantarsi. Se quel vero che mostrano i sensi diverso ad ognuno, tale forse non è. Se al solo pensarci la mente si confonde e sgomenta rifugge nella quieta ignoranza. Mi domando, non trovo risposte e sorrido d’amaro a chi in fede baratta la...
Appuntamenti asincroni da orologi senza sfere ordina il caos del caso. Vite deviate in un portale elevate o affossate nel regno di un secondo. Come proiettili vaganti sfrecciano i destini verso improbabili incroci. E’ la beffa dei tempi e...
  Randagi, sotto i portici, sui portali delle chiese, rannicchiati ai loro averi, nulla che valga, bottiglie vuote. Randagi liberi, liberati, più spesso abbandonati, a se stessi, certo, ma da se stessi, anche. Randagi, felici, infelici, assenti, storie sconosciute, tutte uguali ma diverse. Randagi soli, coppie di mistero, gruppi talvolta, e ascolti parole. Randagi umani, con cani...
   Come albero vissuto alla riva del mare, che piega la chioma al furore del vento, ed al bruciar di sale costringe la forma, così l'animo, che di vero e di vivo si nutre, rinuncia al consueto e più sicuro aspetto e, per l'intrigo dei...

Penso

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Carezzo le mie cieche illusioni dell’essere ancora. Dilato il tempo che mi resta col nuovo e l’improvviso. Mi perdo in strade ignote per il gusto di farlo. Combatto il mio sonno per la veglia dei sogni. Rimango alla catena del pensare incapace, da...
 E' il mio un giardino ombroso, di raro e fugace sole, incline al verde, preziosi i fiori e rari anch’essi. Un giardino che accoglie, protegge, con alte fronde, chi vi siede in cerca di pace, custode di chi ha sete del pensiero di se. Un giardino di memoria, immerso nel...

Dolore

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   Sono gocce di lava a bruciarmi il petto le ore che t’attendo. Son nastri neri sulla bocca a togliermi il respiro e negarmi la parola sapere dove sei e libera lasciarti. Collare e guinzaglio il pensiero che mi lega ...
Una strana bilancia la nostra, coi piatti riempiti da diverse misure eppure, come mercanti disonesti, inganniamo l’equilibrio. E’ forse che i pesi son posti nei tempi diversi, come fosse la memoria dei pesi passati a compensare l’assenza dei pesi presenti.
Sembra un sottile diaframma come un velo trasparente lo spazio che ci separa, è la beffa dell’illusione virtuale. Il nostro lento avvicinarci tra sorrisi e schermaglie, attese, improvvise sorprese, è giunto al timore del mistero. E’ ora muro, quel velo trasparente, ed ho il sangue alle mani per il...
Quando il troppo vento smetterà di correre tra le mie finestre aperte, sarà forse perché non c’è più, sarà che il sole improvviso dilegui oppure che il mare di botto s’asciughi. Che siano anche mille le porte dischiuse che...