Cosa si può volere di più...semplicità e bellezza
bolina
Cantami, oh Lattea Felide,
la ragion per cui non sollevi le lanose terga dal dischiuso bagaglio...
Vuoi forse dirmi di andare?
Vuoi spingermi a cercare mete sconosciute, ove levigare i ciottoli?
Raccolgo dunque, queste vesti poggiate ancora umide sul termosifone, e andiamo alla...
Quando l’intorno appare
come foresta oscura
ogni nuova presenza
di lupo s’ammanta
all’occhio timoroso
delle carni ferite
dalle gentilezze estinte.
Non valgono allora
una dolce parola e le mani tese
a cercare un abbraccio
ci vuole quel tempo
che nutre la fiducia
come a voler carezzare
una bestia selvaggia.
Sorrido in pazienza
di quel...
Smarriti nelle battaglie del giorno
e affamati del pane della gioia
fuggiamo nella notte
clandestini di passione.
Nel cesto di una mongolfiera
che leggera ci solleva
intrecciamo sorrisi e parole
invisibili e assenti.
Ci beffiamo dei nostri dolori
gettando via sacchi di sabbia
come se ognuno di questi
fosse una...
Ci sono compagni
nel mio diverso cammino
che trovo nelle strade
dei luoghi che cerco.
Poche parole
anche solo uno sguardo
mi posson bastare
sulla strada comune.
E’ un viaggio da fermo
nei luoghi della mente
un intreccio di vie
di luci nell’ombra.
Talvolta mi perdo
nella furia d’andare
dimentico il tempo
tutto il...
E' sempre qui,
sull’isola piccola,
che ogni volta si stende
il rosario dei ricordi.
Sembra una preghiera laica
un pellegrinaggio dei sensi
un bagno mistico
nelle acque di famiglia.
Più lungo è stato
il tempo distante
più forte è
la commozione
per le carezze
di sguardi e di sorrisi
di chi è rimasto
e...
Sono scintille nel buio
le carezze improvvise
di una mano ignota
così nasce un fremito
da una mano senza volto.
E’ come una dolce magia
entrare con passo leggero
in un’anima viandante
e trasmutare lo spavento
in curiosa dolcezza.
Poi sarà lunga o breve
la strada fatta insieme
e spaventi...
Dove sei stata finora,
perché solo adesso?
Tra le mille corse
si disperdono l’essenze.
Il dove ed il quando
si rimescolano a caso
ed il caso propone
le diverse coincidenze.
Il tuo treno si è fermato
in un’altra stazione
e quello in cui mi perdo
non può tornare indietro.
Nella sala d’attesa
d’una stazione remota
relitto impregnato
dell’odore perenne
di ferro e di chiuso
seduto s’una panca
che pare di chiesa
sento la pioggia sottile
battere le pensiline
con lo stesso rumore
del dolore sui pensieri.
Guardo, da quel chiuso
mantato di grigio
e di scuro
la corsa veloce ed ignota
di treni...