Come una medusa spiaggiata relitta dal mare di tempesta langue e presto muore al sole quell’anima inerme e senza meta che s’era offerta alle correnti d’una vita che non volle confini.
Le spire, essenziali e fatali,
il veleno, diverso, remoto,
l’inganno, da immobile a fulmine,
l’occhio fisso, rivolto a nessuno,
fredda la pelle, liscia e mutevole,
così noi leggiamo la...