Volevo lasciarlo bianco
questo foglio
appallottolarlo stracciarlo
e volevo spezzare la penna
che non ho mai usato.
Non vedo più nel cielo
volare ora il mio drago
non sento nella notte
i miei compagni del silenzio
i gufi i pipistrelli.
Il martirio d’una illusione
si consuma lento
rileggendo quei versi
che mi sembrano falsi
che non hanno più senso.
No, non era vero
non c’è un foglio
non c’è mai stato
non c’è una penna
nemmeno il poeta c’è.
Mi basterebbe un click
dieci forse e tutto sparirebbe
cancellato ogni verso
come vedo fare con un amico
con un amore virtuale.
Per troppo tempo
ho sfidato il pudore
per troppo tempo
ho creduto di volare, poi
lo svegliarsi è dolore.