Scorrono i giorni
d’una calda estate,
che come sudore scivola
sui sensi scalzi.
Attimi di voler potendo
e nulla voler godendo.
Nulla scuote né arresta,
nell’antro solitario,
il volare inquieto
di alterni pensieri,
pipistrelli della notte.
Il sonno traspare
nell’ore della veglia
che ancor trasfigura
il tempo del sonno.
Ed è borra di gufo,
rigurgito di dentro,
ogni riga che nasce.
Subscribe
0 Commenti