Attraversate le mille lune
dei tempi distanti,
nel lampo dell’attimo,
nel soffio d’un respiro
riprende quella storia,
sempre incredula di se.
Che fu quel primo seme
che ne donò l’avvio
per le due primavere,
unite ad una oltre il tempo.
E poi fu l’estate
e la pioggia d’autunno
e i lunghi...
E' una furia
quest’ansia di ricerca
nei nuovi altrove
nei tempi divelti
come se il qui e l’ora
non fossero veri.
Eppure altro non è
che nel dentro
dove la pace ambita
profonda si cela
quasi soffocata
dall’intrigo di rovi.
...
Come campo ingiallito
dall’estate trascorsa
l’acqua di vita
pur lenta, m’abbandona.
Con essa, il sogno
ormai sfocato, s’allontana
si tende in me l’elastico
tra ciò che voglio e sono.
Diviene
inesorabile, il morire
lo combatto, perdente
aggrappandomi al pensiero.
Padrone delle gabbie
...
Quel troppo tempo
disperso nel negarmi
il dolore del sentire
con occhi aperti
ma ciechi all’accadere.
Quel troppo tempo
occupato sulle cose
ad anima assopita
e orecchie sorde
all’urlo della vita.
Quel troppo tempo
scandito dalla regola
del ripetersi automatico
a chiudere le porte
senza un’altro volere.
Quel troppo tempo
non è scorso invano
coi fermenti...
Ho lasciato una traccia
mille briciole di pensiero
una strada per trovarmi
fatta di odori antichi
di pelle bruciata al sole
di rughe di pianto e di sorriso
di lacrime e d’emozione.
E un animo gentile legge
quei segni...
Corro dietro me,
arrancando col corpo
le volte che corro
tra le memorie e i sogni
quando dimentico
il mio tempo
e mi riunisco
in un esser vero.
Attimi armonici
in luoghi sospesi
e la rara magia
del ritrovarsi
nell’ardore sudato
delle pelli adese
nel fiato corto
di quel vivere intenso.
Poi nel silenzio
delle voci...
Svelata
in un’improvvisa lentezza
come i fiori incantati
della notte estiva.
Svelata
dalla voce gentile
tra le urla accecanti
dei richiami del mercato.
Svelata
velo dopo velo
acqua che limpida torna
al calmarsi del flusso.
Svelata
che anche se nuda
tanto ancora...
Molte volte usiamo le parole con troppa leggerezza, senza porre attenzione ai veri significati che contengono.
Mi voglio soffermare sull’epiteto “zoccola”, usato diffusamente in tono offensivo per apostrofare femmine umane (talvolta anche animali) che hanno col sesso un rapporto allegro...
Un bosco di ciglia
circonda il lago
dei tuoi occhi
vedo
lo straripar delle lacrime.
Vorrei
con un bacio sfiorato
sentirne il calore
goderne da dentro
tutto il sapore.
Vorrei
con l'abbraccio caldo
disperdere il tuo tremore
trasmetterti il senso
del...
Ci sono strade
che si nascondono
agli occhi ciechi
dal facile cammino.
Passi di tormento
tra i rovi della verità,
sui guadi dell’oscuro
nelle nebbie dei sogni.
Questo il viaggio
di chi non aspetta
di chi mescola la vita
e l’andare con la meta.












