giovedì 4 Dicembre 2025
  Era la foresta incantata quando intrapresi il viaggio  pareva un fiore, un uccello ogni nuova fatica, ogni meta così è stato per il tempo del mio sole che saliva. Ora, col sole che scende mi sembra un ripetersi angusto di alberi noti, di verdi uguali. Così,...

Tempo

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  Che cosa mi viene dal tempo trascorso a correre dietro alle cose del mondo? Pensieri più saggi, la barba più bianca i ricordi e i dolori di amori sfumati sogni sognati, non sempre vissuti certezze che certe non sembrano mai. Tutto questo...
  Sembrava una goccia  come cadono tante  era invece scintilla  esplosa nell’intrigo  di fogli nascosti con versi fiammanti di draghi e di streghe  di ninfe dei boschi  di sensi e vaghezze.  Sogni di ardori  così t’hanno avvolto da farti spavento  segnati nelle rughe di mille trascorsi tra gabbie dorate  e voli notturni  di un’anima inquieta  incurante di...

Tu

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Tu di fronte a me occhi negli occhi  e un vento che spazza via  i dubbi d’un volere diverso.  Io  con le mani su te  a donarti la calma  per sentire il fremere  dell’incerto che vivi. Noi  da lontani vissuti  ci siamo scoperti  nel vedere il non visto che a noi soli era...
Stasera la tua testa non riesce a star ferma è come un'onda che sale dalla pancia e tutta da dentro ti muove. Il tuo sangue si sparge diverso fammi sentire se le mani son fredde se tremano e fremono. ...
Sei passata su di me, le tue impronte restano e ad ogni tuo passaggio come in un calco scorre metallo fuso a riempire quei vuoti dell’assenza inquieta. Resta poi il ricordo nel metallo che fredda col correr del tempo, resta il dolore del fuoco che...
        Incanto di luna piena e di sole insieme, fuoco, di occhi e di labbra, sei notte e giorno, eclissi d’ogni norma. Oceano libero, accogli naviganti sconosciuti, anime senza meta, disposte al tuo vento alle tue onde improvvise. Dietro la maschera, vivi un libero carnevale, sgombro del tempo, quasi una veste che ancor...
Si ribellano i sensi nelle gabbie del viver consueto come uccelli prigionieri le inquiete creature sanguinano tra le sbarre strette e non può valere il certo del cibo ed un tetto. In quella prigionia dorata alterni si rincorrono i giorni tra la rabbia e la...
 Si rinnova ogni volta l’inquieto mistero d’una porta che s’apre d’improvviso, tra le mille celle d’affollata solitudine del vivere di corsa. Una spada di luce nella polvere sparsa taglia uno spazio che sembrava vuoto. Mi muovo al richiamo e, vivo d’emozione, in quella luce incauto mi rifletto.
  Magari saranno sciocchi pensieri, ribaditi riflessi del sentire, forse, cento specchi narcisi ma lasciate che li scriva. Lasciate che siano le parole del giorno scivolate tra le dita. Leggete sentendo anche il non sentito correte oltre, se una cosa non va. Provate a guardare nelle vostre tasche se fosse nascosto un talento. Prendete l’embrione sepolto...