Rivestono lievi
la tua pelle di seta
le mie parole
corrono vaghe
come gocce d’acqua
luccicanti su di te
si fermano a tratti
nei tuoi cavi
a farsi calde ancora
sfumano in aria
a voler distillare
l’essenza tua
si legano a te
nell’emozione breve
d’un viaggio di sogno.
7 luglio 2014
Con la pazienza del prigioniero
con l’impudenza del ragazzino
con la passione del viaggiatore
con la poesia del sognatore
con l’ardore del guerriero
con la dolcezza del tramonto
con il profumo dell’ignoto
con il mistero di un drago
son...
Ora voglio il respiro,
quello che calma i battiti
del cuore mio in tumulto.
Annebbiata è la mente
per i sensi dilatati
da passione e desiderio.
Quasi perdo la misura
è stravolta la realtà
cosa sento non lo so.
Sembra quasi l’assurdo
che la stessa passione
mi dimentichi per chi.
Ora...
Eri con me, sempre,
negli anni diversi,
nello scorrer veloce
del nostro altrove.
Ero con te, sempre,
ma non lo sapevo
o forse lo fuggivo
a smorzare il rimpianto.
Eravamo insieme
per la promessa viva
del giovane amore,
beffardo del tempo.
Rimarremo insieme,
carezzandoci ancora,
sapendo che l’attesa
non ci può far paura.
Ancora una volta
hai rotto il filo spinato
sconfitte le fragili mura
della mia resistenza.
Non erano mortai
non ho visto proiettili
solo il soffio del sorriso
il fuoco delle labbra.
Sei passata su di me
ancora una volta
perché...
Potrei non saper restare
ancora a mani ferme
come se solo ali avessi
per volarti sul capo,
un’invisibile presenza
come d’angelo custode.
Potrei sentire il fuoco
sulla carne che brucia
in un’attesa senza luce
e ci son giorni più lunghi...
Cercarono di spiegarmi
l’immortalità,
ero un bambino
e questa era la regola,
mi tennero lontano dalla malattia,
dalla morte
come se non fosse
il tempo di capire
ma amavo il sapere,
vivevo la frenesia
della curiosità
e mossi i passi del sapere
ed erano mille e mille le domande.
Cominciai a capire
che...
Che non fosse paglia a bruciare,
anche nel silenzio,
subito mi apparve.
Nell’istante,
l’antico linguaggio del corpo
mi raggiunse.
Nacque così il desiderio
di entrar tra le tue pieghe
con silenzi e parole.
Sono state carezze
anche schiaffi sono stati
in un dialogo alterno.
In quel tempo le radici
si sono cercate,...
Mi sanguinano,
ancora di più,
le piaghe profonde,
imposte dal morso
delle mie catene.
Ora che scorgo
l'altra sponda del fiume
che non so attraversare,
lancio forte
il grido del profondo,
per spingere almeno
il mio suono
su quella riva ignota
che, per il solo esser tale,
a me pare
un incanto remoto.
Sono fragili ponti di corde
sul fiume che separa
le nostre sponde lontane.
Oscilliamo ai venti cangianti
nel tremito di un andare
che non può sicurezze.
Stridono quei nodi tesi
sul tempo del palpitare
di paura ed emozione.
Più vicina è la meta
più larga è l’onda del...












