No, non ti chiedo perdono,
se la strada s’è allontanata
è che per un tempo
eravamo rivolti altrove,
accade in due e allora
non chiedo perdono.
Invece è meglio capire
che non è errore l’errare
che c’è l’esser soli
...
Stai
come dietro un velo
di penombra,
nascondi
i fogli già scritti
dal passato,
spogli
il presente
dalle memorie nere,
offri
l’essenza
distillato di te,
fuggi
come bestia selvaggia
al passar del confine,
vivi
come pochi sanno
il tuo esser te.
27 luglio 2015
Compare il colore
talvolta
nei sogni più accesi
riflessi cangianti
nelle luci che abbagliano.
Mi domando
e non trovo risposta
se il sogno è memoria
se è forse riflesso
se sono io stesso
se è il sogno che viene
se io vado da lui.
Talvolta
non mi par di sognare
non riesco a...
Ho provato
la strada diritta
quella che illumina il sole,
ho cercato
il cammino sicuro
ma il bosco incantato
era lì, sul fianco
col suo profumo selvaggio
di muschio e di mistero.
Ho provato
a chiudere i sensi
ma il canto degli uccelli
lo stormire delle foglie
erano...
Resto avvolto così
nella gabbia del silenzio,
quando ti liberi
nella tua leggerezza
e vuoi essere assente.
Ma io so ora
che pur se mi taccio
senti le carezze degli occhi
fra tante distingui
il loro diverso calore,
il mio desiderio.
E resto in silenzio
che ogni parola eccede
e spezza quel...
Ore e giorni
in cui non ho di te
che minuscoli frammenti
mentre il mio sangue
urla il desiderio
del tuo odore
reso più urente
da un esser distanti
che appare
di spazio e di tempo
un infinito.
25 marzo 2018
Cos’è quel senso
che mi volge il pensiero
verso un mare aperto
e senza porti?
Nulla vale il resto,
la paura di tempeste
il possibile naufragio
restano ombre lontane.
Come fosse viva
una voluttà di dolore
che di piacere si veste,
estirpando le radici.
Sono ombre sfumate
le case, le anime passanti
sulla...
Se potessero
le mie carezze
scogliere il tuo presente
ed i baci sfiorati
donarti l’oblio,
il mio respiro
sanarti l’inquieto
io sarei felice.
Io sono qui,
al tuo uscio
sapendo che sai,
che forse vuoi
ma è solo fuor del tempo
negli spazi rubati
e nella calma del sentire
che possiamo esser noi.
Un nuovo libro scriverò
su pagine vuote
di diversi colori
e siano pur diversi
i colori dell’inchiostro.
Come se i colori stessi
potessero cullare le parole,
vestirle perfino
dei sensi indicibili,
del calore e degli odori.
Ho salito lentamente
le scale verso la porta tua
in allegra incoscienza
col sangue che sempre più
mi batteva alle tempie
ma sempre più molli
ammonivano le gambe mie.
Ed ora sono qui
così frastornato
fermo e seduto
sull’ultimo gradino
ho come il terrore
a bussare quella porta
che tanto ho bramato.
Ho...












