lunedì 24 Novembre 2025
Ora che hai preso la mente  quasi mi sfuggi dalle mani  sembri l’acqua di un torrente  che per beffa brucia la carne. Batte il sangue alle mie tempie   è un rullare di tamburo a scandire questo tempo che a me pare restar fermo. Torna il buio...
Quando sentiamo le stesse note muoviamo i passi d’una danza disegnata da un istinto antico. Vibrano forte le nostre corde  nascoste sotto gli abiti consueti al toccarsi delle nostre mani. E’ scosso il petto d’improvviso dal battere del cuore e dal respiro  in un ritmo che sale...
Sei fuoco che gela eppur ghiaccio che infiamma Sei volo d’abisso nel buio accecante Sei scala orizzontale e strada verticale Sei vento immobile e calma impetuosa Sei candore di nero come un bianco arcobaleno Sei febbre sana che ammala di vita Sei l’acqua che asseta e il pane che...
Come sento lontane da me le urla insensate dei bisticci la saccenza tronfia dei certi sembra che il nostro tempo sia ancora scorso invano  che la clava e la caverna siano state soltanto verniciate. Nel delirio furibondo che sempre c’avvolge soltanto le voci sommesse io ora riesco...

Gatta

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Mi avvicino alla gatta lei mi guarda curiosa parlo calmo rigira la testa muove la coda lenta e pigra. Poi il contatto un dito sul naso spinge il muso in avanti m’accoglie al suo mondo m’invita contenta alla carezza. Sento per le mani che scorrono sul dorso il segno del piacere il borbottio...
  E' sui prati che trovo i fiori, vado nel mare se cerco i pesci, guardo il cielo per gli uccelli ma per la sponda del sentire non c’è una strada scritta. Coperto dal civil vestire mi nascondo ai nascosti, in quel tanfo di stantio del chiacchierar banale. Spogliarsi è...
D'improvviso nel deserto affollato di bambole uguali esplode un sorriso diverso. E’ una luce di mistero cangiante ai colori sfumata nell’ombra da scintillii improvvisi. Dov’eri finora regina dei sensi? alterna figura di femmina e donna. Io anche dov’ero nei...
Anche se fa male c’è del bello nel dolore, quello della fatica quando sembra che non ma ce la fai soffrendo, quello del desiderio quando l’incerta attesa fa dei minuti l’ore, quello della malinconia quando il ricordo pinge di bello...
  Oggetti sparsi nella polvere della memoria cassetti chiusi nella melma dell’oblio ore gettate nel buio della malinconia. Si trascinano così i giorni della sofferenza che succhiano altrove ogni bellezza e gioia. Poi d’improvviso un lampo nell’ignoto con il fragore del tuono si sparge la pioggia di lacrime salate. Scompare la polvere dilegua la melma il buio...
Che sia libertà! Lo urlasti improvvisa con dolorosa gioia e fu come nascere ancora, non fu più peso la fatica dei giorni vissuta scivolando sul sorriso. E rimbalzò il disprezzo degli eterni giudicanti sulla tua nuova pelle che, a pensarci bene, era quella...