Ti vedo io
come il vento sul mare
ma non quello impetuoso
che alza onde da spavento
ti vedo invece
come i refoli improvvisi
sulla calma apparente
nei sottovento
delle isole basse.
Come colta
da brividi inattesi
la liscia superficie
dell’acqua s’increspa
in giri...
Affondo le mani nella sabbia
a dita aperte poi le sollevo
m’abbaglia il brillio dei granelli
che scivolano giù veloci
e così nulla mi resta
tranne il calore del sole
e quella voglia inquieta
che mi fa cercare ancora.
Ricorre vivo alla mente
il ricordo potente
dell'onda lunga del mare
in tempesta calante
sole, vento e aria tersa
sulle spiagge sfollate
del mio giovane tempo.
Fragore assordante
di mille schianti
candore abbagliante
di schiume frizzanti
odore fragrante
del fresco di mare
sapore pungente...
Ora dopo ora
e giorni dopo giorni
sento da cieco
i tuoi passi lontani.
So che il tempo
ci trascorre diverso
e non darà polvere
alla nostra memoria.
Resto ancora così
all’uscio dell’inferno
dissolto da te
in una lava sommersa.
Tu sei altrove
nella tela del ragno
io cerco sulla pelle
le tue impronte...
Ora che mi nutro d’amore
corro ad occhi chiusi
e vedo l’invisibile
non m’importa di sbattere
posso sbagliare strada
far male e farmelo
far bene e offrirlo
senza i grigi pudori.
Ora che ti nutro d’amore
guardami senza lacrime
prendimi senza oscuro
donati senza pensiero
che non c’è ieri che conta
l’altrove...
Un gesto, anche solo uno
un segno di presenza
una carezza remota
sentire come il soffio
d’un fiato caldo
d’un respiro dedicato
l’attenzione è
come un dono che compare
nella folla delle assenze.
Tanto è più calda
se appare improvvisa
un’anima rivolta
quasi fosse un girasole
a seguire senza tema
la luce dell’astro.
Quanto...
Era stanco più che mai
di volar da solitario
in un cielo troppo grigio
sempre fuori d’ogni tempo.
E nel sole ormai calante
in un giorno di tormento
ben lontano da sue mura
fermò l’ali e giù picchiò.
La foresta...
Sembra che il freddo non voglia correre
per le strade di questo inverno,
sembra che l’eco del calore estivo,
che ci fece vivi di fiamma,
risuoni ancora forte nelle nostre stanze.
Ora, che il cassetto dei sogni
sembra volersi aprire d’incanto
esplodendo le luci, gli odori,...
Sei passata su di me,
le tue impronte restano
e ad ogni tuo passaggio
come in un calco
scorre metallo fuso
a riempire quei vuoti
dell’assenza inquieta.
Resta poi il ricordo
nel metallo che fredda
col correr del tempo,
resta il dolore del fuoco
che...
Ora mi resta di traverso
il troppo tempo che ci vuole per capire
quel troppo che non ho capito
e quello ancora che poi non capirò.
Mi resta di traverso
l’angusto confine del mio sguardo
il sogno dei luoghi rimasti lontani
le...