Erano solo immagini
i bianchi ed i neri
di parole scritte ed umori,
erano i rossi improvvisi
delle tue labbra,
le curve ed i veli
delle tue pose narcise,
Così componevo
il mosaico vago
del mio desiderio,
scrutando ognuna
di quelle immagini,
di quelle parole.
Ora finalmente la voce
calma ed inquieta insieme
nel...
Ora cola la mia saliva
dall’alto
sulla schiena tua
in un brivido la senti
tra i candidi glutei
che scende pian piano.
Scivolano le mani
sull’umida pelle
poi l’impeto improvviso
di schiaffi
e la dolcezza alterna
di tocchi frementi.
In un vortice
che s’accentra lentamente
lingua e saliva
corrono e scorrono
a preparar la strada
su...
Si frammenta e si disperde
come la pietra in sabbia
il senso del mio cammino,
è una frenetica corsa
sulle residue passioni
che scivolano veloci
come l’acqua sul vetro.
Diviene così la sfida mia
al divenir di morte
che...
Ho riempito la vita svuotata di me
correndo su merli di castello,
con le tasche gonfiate dal nulla
nel centro d’un mondo non mio.
Riparo ora il tempo che mi resta
col calore di un oggi più inquieto,
nelle burrasche dei mari ignoti
col sogno che...
Nella festa
non sempre ci sono.
Nella festa obbligata
la mia luce
può essere altrove.
Nulla può
l'ebrezza del vino
né l'allegro vociare
che sento d'intorno
se tu sei lontana.
E vedo scie luminose
rigare il tuo volto
e sento sul...
Notte di folto pensare,
che, qual vento nella via,
spazza un timido sonno.
Solleva quell’aria malandrina
le carte stracce del giorno,
la polvere fitta del sentire.
E’ la lotta notturna
d’un animo inquieto,
ad occhi sbarrati nel buio.
E’ scrosciare d’idee sul cuscino,
...
Ti carezzano i miei occhi,
corsa inquieta sul tuo volto,
finita ruzzolando nel sorriso.
Sussurrate le parole vaghe,
come refoli di vento
in una calma rubata,
d’un tempo senza sé.
Son nostri gli odori confusi
dal calore d’emozione
che ci penetrano il naso.
Camminano incessanti
le mani a dita...
Mi affaccio ogni giorno
sulla tua pelle lontana,
scruto gli occhi nascosti
i muscoli sciolti e poi tesi
sotto il candore che abbaglia.
Provo a leggere te
come in un bianco foglio
su cui non vuoi scrivere mai.
E’ forse che a volte
mi sembri lo specchio
in cui...
Mi manca
l’odore della tua pelle
il calore del tuo respiro
il silenzio d’emozione
in cui s’ascolta
soltanto il fruscio
delle carezze.
Mi manca
il tuo sapore
che si è mescolato col mio
e quello sfiorarsi
in punta di naso...
Non è lo star fermo
che mi pare di morte,
né la corsa sfrenata
che si perde per strada,
è forse il lento cammino
che, ora dopo ora,
pennella i colori
sulla tela del vissuto.
E’ la lettura attenta
incosciente talvolta
dell’incontro e dei contorni
che incide la memoria,
l’attesa...












