Come campo ingiallito
dall’estate trascorsa
l’acqua di vita
pur lenta, m’abbandona.
Con essa, il sogno
ormai sfocato, s’allontana
si tende in me l’elastico
tra ciò che voglio e sono.
Diviene
inesorabile, il morire
lo combatto, perdente
aggrappandomi al pensiero.
Padrone delle gabbie
...
Sembrava una goccia
come cadono tante
era invece scintilla
esplosa nell’intrigo
di fogli nascosti
con versi fiammanti
di draghi e di streghe
di ninfe dei boschi
di sensi e vaghezze.
Sogni di ardori
così t’hanno avvolto
da farti spavento
segnati nelle rughe
di mille trascorsi
tra gabbie dorate
e voli notturni
di un’anima inquieta
incurante di...
E resto acceso
sui tuoi lampi
esplosi ogni volta
nelle tempeste.
Ti cerco dal chiuso
come fossi tu l’aria,
dopo l’apnea,
e di nuovo respiro
la tua fiamma,
ancora una volta
incurante di me.
Nelle giornate dell’oblio
quando il tempo si ferma
posso parlare con me
col mio corpo messo a nudo.
Sono urla talvolta
di animali impolverati
messi fuori finalmente
dalle gabbie del consueto.
Non mi portano rancore
le mie care bestiole
dopo l’urlo necessario
ci possiamo raccontare.
Comincia poi la danza
della...
Ormeggio al tuo molo
e dimentico il mare
come se altro non fosse
che il luccichio
del sole sui crespi
d’un vento ora amico.
Mi distendo nel silenzio
del tuo sorriso
come ad immergermi
in un mare di oblio.
...
Sul filo teso
tra il nostro guardarci
corre il desiderio.
Corrono le memorie ignote
delle vite vissute altrove
corrono le fantasie
di animali antichi.
Corre su quel filo
la stessa carne
dei nostri corpi remoti
corrono le mani legate
...
Settembre si mostra
nel tempo d’un giorno.
L'aria, più fresca
non ha più spessore
la vista si allunga
avvicina il lontano.
Colori diversi
danno, più netti
i confini dei monti
delle isole sul mare.
Il mare si muove diverso
con crespi di vento bizzarro
più spesso riposa
come lago al mattino.
Questo, oggi...
Ore
che sembrano minuti
minuti
che sanno d’infinito
così è stravolto il tempo
nell’alternarsi quotidiano
dell’attesa e dell’esserci.
E’ un sipario scarlatto
il sorriso che nasconde
le nostre ferite remote
e quelle dell’oggi.
Si rinnova ogni volta
la forza...
Nella festa
non sempre ci sono.
Nella festa obbligata
la mia luce
può essere altrove.
Nulla può
l'ebrezza del vino
né l'allegro vociare
che sento d'intorno
se tu sei lontana.
E vedo scie luminose
rigare il tuo volto
e sento sul...
Immerso
nel verde silenzio
tra alberi quieti
della notte
mi astraggo dal peso
d’un vivere obbligato.
Estraggo
da tasche affollate
la gioiosa malinconia
dei desideri nascosti
falene impazzite
pipistrelli dal muto urlare.
Favoleggio
di amori impossibili
tra creature remote
pensando me
audace Tritone
che corre a cercarti, Sirena.
Ritorno
nella mia carne poi
come in un limbo d’attesa
ondeggiando
tra...










