Mi hai carezzato
in un pomeriggio d’estate,
mentre tra la folla
cantavo la mia solitudine.
Eri stata nell’ombra
ad ascoltarmi da lontano
in quel tempo trascorso
nei nostri altrove.
Inattesa l’emozione
per quella mano ignota
che senza prudenza
mi aveva toccato.
Ho sentito la forza
della radice comune,
rivolto lo sguardo
t’ho baciata...
From the restless emotion,
from the changeable wind of senses,
if man you were, for what it’s worth,
unstoppable rise shiny drops.
From the first rebel life blow,
When escaping to the mortal detachment,
if life still holds you
we have them such mothers, daughters and...
Ora mi resta di traverso
il troppo tempo che ci vuole per capire
quel troppo che non ho capito
e quello ancora che poi non capirò.
Mi resta di traverso
l’angusto confine del mio sguardo
il sogno dei luoghi rimasti lontani
le...
Mi avvicino alla gatta
lei mi guarda curiosa
parlo calmo rigira la testa
muove la coda
lenta e pigra.
Poi il contatto
un dito sul naso
spinge il muso in avanti
m’accoglie al suo mondo
m’invita contenta
alla carezza.
Sento per le mani
che scorrono sul dorso
il segno del piacere
il borbottio...
Come fossi anch’io
un Pinocchio
di rigido legno
con gli arti sospesi
su invisibili fili
che mi danno la via.
Ho i miei grilli parlanti
che ascolto e non seguo
ed i tanti Lucignolo
ammiccanti
con cui corro la strada
talvolta, no! spesso.
Sono tanti
i Mangiafuoco
che incontro per le strade
resta l’orribile...
Ti sollevi,
da una tela senza tempo,
imperfetta,
come solo il vero.
Corrono i miei occhi
sulla seta della tua pelle
ricamata di vene,
adagiata sulle curve
della tua essenza.
Adoro il tuo trasparire,
che nulla mostra,
pur se...
Svelata
in un’improvvisa lentezza
come i fiori incantati
della notte estiva.
Svelata
dalla voce gentile
tra le urla accecanti
dei richiami del mercato.
Svelata
velo dopo velo
acqua che limpida torna
al calmarsi del flusso.
Svelata
che anche se nuda
tanto ancora...
La belva notturna
quasi vittima di se
muove inconsapevoli passi
nell’oscuro dell’ignoto
incurante del bene o del male
che il suo saziar produce.
E’ una bussola folle
il desiderio di lussuria
che ad ogni momento
propone strade diverse e direzioni
come fosse avvinta
dal flusso dei suoi sensi.
Un umida scia...
Quando sentiamo le stesse note
muoviamo i passi d’una danza
disegnata da un istinto antico.
Vibrano forte le nostre corde
nascoste sotto gli abiti consueti
al toccarsi delle nostre mani.
E’ scosso il petto d’improvviso
dal battere del cuore e dal respiro
in un ritmo che sale...
E resto acceso
sui tuoi lampi
esplosi ogni volta
nelle tempeste.
Ti cerco dal chiuso
come fossi tu l’aria,
dopo l’apnea,
e di nuovo respiro
la tua fiamma,
ancora una volta
incurante di me.












