giovedì 21 Novembre 2024
Ti vedo io come il vento sul mare ma non quello impetuoso che alza onde da spavento  ti vedo invece come i refoli improvvisi sulla calma apparente nei sottovento delle isole basse. Come colta da brividi inattesi la liscia superficie dell’acqua s’increspa in giri...
  Affondo le mani nella sabbia a dita aperte poi le sollevo m’abbaglia il brillio dei granelli che scivolano giù veloci e così nulla mi resta tranne il calore del sole e quella voglia inquieta che mi fa cercare ancora.
Ricorre vivo alla mente il ricordo potente dell'onda lunga del mare in tempesta calante sole, vento e aria tersa sulle spiagge sfollate del mio giovane tempo. Fragore assordante di mille schianti candore abbagliante di schiume frizzanti odore fragrante del fresco di mare sapore pungente...
  Ora dopo ora e giorni dopo giorni sento da cieco i tuoi passi lontani. So che il tempo ci trascorre diverso e non darà polvere alla nostra memoria. Resto ancora così all’uscio dell’inferno dissolto da te in una lava sommersa. Tu sei altrove nella tela del ragno io cerco sulla pelle le tue impronte...
  Ora che mi nutro d’amore  corro ad occhi chiusi  e vedo l’invisibile  non m’importa di sbattere  posso sbagliare strada far male e farmelo  far bene e offrirlo  senza i grigi pudori. Ora che ti nutro d’amore  guardami senza lacrime  prendimi senza oscuro  donati senza pensiero  che non c’è ieri che conta l’altrove...
    Un gesto, anche solo uno  un segno di presenza  una carezza remota  sentire come il soffio d’un fiato caldo  d’un respiro dedicato  l’attenzione è  come un dono che compare  nella folla delle assenze. Tanto è più calda  se appare improvvisa un’anima rivolta quasi fosse un girasole a seguire senza tema  la luce dell’astro. Quanto...
   Era stanco più che mai di volar da solitario in un cielo troppo grigio sempre fuori d’ogni tempo. E nel sole ormai calante in un giorno di tormento ben lontano da sue mura fermò l’ali e giù picchiò. La foresta...
  Sembra che il freddo non voglia correre per le strade di questo inverno, sembra che l’eco del calore estivo, che ci fece vivi di fiamma, risuoni ancora forte nelle nostre stanze. Ora, che il cassetto dei sogni sembra volersi aprire d’incanto esplodendo le luci, gli odori,...
Sei passata su di me, le tue impronte restano e ad ogni tuo passaggio come in un calco scorre metallo fuso a riempire quei vuoti dell’assenza inquieta. Resta poi il ricordo nel metallo che fredda col correr del tempo, resta il dolore del fuoco che...
    Ora mi resta di traverso il troppo tempo che ci vuole per capire quel troppo che non ho capito e quello ancora che poi non capirò. Mi resta di traverso l’angusto confine del mio sguardo il sogno dei luoghi rimasti lontani le...