Sei tu come roccia
ferma e immutabile
attendi serena
protesti il tuo stato.
Tu la mia solida base
il mio faro del giorno
concetto ed essenza
di ciò che necessita.
Così, tu sopporti nei giorni
il peso della mia leggerezza
consapevole, paziente
ma mai sicura.
Io come l’aria, necessaria
pari alla pietra
ma imprendibile
vana e mutevole.
Roccia e aria
destinati a convivere.
Roccia che tutto contiene
peso ed insieme sostegno.
Aria che sempre la circonda
e la scalda e la raffredda
non riesce a cambiarla
se in poco e forse.
E col tempo
il tempo che lento trasforma
la roccia diviene sabbia
finalmente mutevole
l’aria, si fa contenere
vedere e toccare:
acqua diviene, fonte di vita
ma ancora libera e chiara.
24 luglio 2010